venerdì 2 dicembre 2011

La Tigre (Original : The Tiger) traduzione di Giuseppe Ungaretti

Tigre!Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale fu l'immortale mano o l'occhio
Ch'ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?

In quali abissi o in quali cieli
Accese il fuoco dei tuoi occhi?
Sopra quali ali osa slanciarsi?
E quale mano afferra il fuoco?

Quali spalle, quale arte
Potè torcerti i tendini del cuore?
E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito,
Quale tremenda mano? Quale tremendo piede?


Quale mazza e quale catena?
Il tuo cervello fu in una fornace?
E quale incudine? Quale morsa robusta
Osò serrarne i terrori funesti?


Chi l'Agnello creò, creò anche te?
Fu nel sorriso che ebbe osservando compiuto il suo lavoro,
Mentre gli astri perdevano lance tirandole alla terra
E il paradiso empivano di pianti?


Tigre! Tigre! divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale immortale mano o occhio
Osa formare la tua agghiacciante simmetria?


                                                                                                     WILLIAM BLAKE

mercoledì 30 novembre 2011

ITALIA

Il Bel Paese si mette il Bavaglio,
Ma si sà è sempre un Travaglio,
Vai e vieni sulla cima del Monte,
Lo stesso spettro ci riman di fronte.


Quanto ancora vorrai nuotare?
Oh Italia, dovrai pur rifiatare!
In questa gara la prima tu fosti
E non in man di quest'Osti!

Derubata della tua identità,
Non difendi la Storica Città.
Persino d'Atena ti stan privando!
Il tuo Futur ti stan rubando...

I tuoi occhi son Coperti,
I tuoi Figli sono Incerti.
Ti prego quindi dai ridestati!
Orsù non temer, Manifestati!


Bruciata dalle tue stesse Mani,
Vedi Nero il tuo Domani...
Tu hai fame, non hai sete...
Quanti Pesci conti nella Rete?
                                                Stefano Orsini

MIA (Ode to Melancholy)

Come una fanciulla,
Aggraziata e pura,
Figlia e Madre del primo Poeta,
Sempre giovane tu resti...


Rannichiata su di una seggiola,
A me il tuo triste sguardo regali,
Descrivere i tuoi occhi di quel
Marrone agrodolce, non saprei...


A me doni un tuo bacio,
piccola ragazza priva di parola,
Descrivere le tue labbra colme
D'una triste dolcezza, non potrei...


Oh mia cara Donna,
Che vita disegni, anima colori
Ed il mio io dipingi,
Vivere senza le tue scure sfumature, mai vorrei...


                                                 Stefano Orsini

Anima Smarrita

Mi ritrovai perso nella dannazione,
Lusingato da ciò che notte offriva...
Dio divenni d'apparenza e finzione,
Ogni gesto la mia anima tradiva...


Misi i panni del dannato,
Parlai la lingua del serpente,
Restando così aimè bloccato,
Dove l'amor giace silente...


Qualcosa ancora in me resta,
Oltre un oscuro disagio...
Il cuore caldo non s'arresta,
Malgrado ogni cattivo presagio...


Così con una rosa in mano,
proseguo solitario il cammino...
Abbandonando ciò ch'è sano,
Perdendo ciò ch'è divino...

                                                Stefano Orsini

Paura

Scintilla che brivido accendi,
Soffio che respiro spezzi,
Passo solitario che cuor sobbalzi;
Sussuro che grido risvegli...

Gelida lama che coraggio trafiggi,
Quale mente o quale cuore
può dir di non averti
Mai incontrata?
 

                                                   Stefano Orsini

L' Amor Naturale

Nell' oro della foglia autunnale,
Il mio sguardo non può dimenticare,
L'estivo sudor passionale,
Il dolce gioco d'amare.


Quando la rondine fugge dall'inverno,
La natura veste il suo pianto;
Che sembra esser quasi eterno,
Nell'attesa del primaveril canto...


Ciclica è la nostra natura,
Morte fredda o viva escandescenza.
Ciclica è l'umana paura,
Di condurre una solitaria esistenza...

                                                          STEFANO ORSINI

martedì 18 ottobre 2011

Iperione

Sì, l'uomo è un sole che tutto vede e tutto trasfigura, quando ama; e se non ama è solo un'oscura dimora, ove arde un piccolo lume fumoso.

Friedrich Hölderlin